giovedì 24 ottobre 2013

PSICO... CHE?




Proviamo a fare un po' di chiarezza sulle varie professioni che iniziano con "PSI": ancora oggi, in effetti, la conoscenza su quelle che sono le differenze tra le varie figure riconducibili a quest'ambito non è ampiamente diffusa, e questo genera spesso molta confusione, con il rischio di sovrapporre o confondere ruoli e competenze e soprattutto di sbagliare (perdendo tempo, denaro e fiducia) quando si sceglie di rivolgersi ad uno specialista piuttosto che ad un altro.

PSICOLOGO

E' laureato in Psicologia ed ha superato, dopo aver svolto un anno di tirocinio formativo, l'Esame di Stato che lo abilita ad esercitare la professione, e che gli consente di conseguenza di iscriversi all'Ordine degli Psicologi.
Gli psicologi che approdano all'Esame di Stato non provengono tutti dallo stesso tipo di percorso accademico; l'Università prevede infatti diversi indirizzi: psicologia clinica e di comunità, psicologia del lavoro e delle organizzazioni, psicologia dello sviluppo e dell'educazione, ecc.
Dopo la laurea è possibile poi che lo psicologo frequenti corsi o master per accrescere le proprie competenze in qualche ambito specifico, come la psicologia giuridica, la neuropsicologia ed altri ancora.

Lo psicologo non può prescrivere farmaci (per questo occorre una laurea in Medicina); può offrire aiuto per mezzo di colloqui di sostegno, consulenze, può utilizzare diversi strumenti diagnostici, tecniche di rilassamento ecc.; non può effettuare la psicoterapia, non possedendo il titolo richiesto per esercitare tale attività.

PSICOTERAPEUTA

Lo psicoterapeuta può essere un laureato in Psicologia oppure in Medicina, il quale ha intrapreso, successivamente al superamento dell'Esame di Stato (relativo alla rispettiva professione) un corso presso una scuola di specializzazione in psicoterapia, ovvero un corso quadriennale riconosciuto dallo Stato Italiano che abilita all'esercizio della psicoterapia e consente di iscriversi, presso l'Albo del proprio Ordine di appartenenza, nell'elenco degli psicoterapeuti.

L'attività di psicoterapeuta si viene perciò ad aggiungere a quella di psicologo o medico; lo psicologo psicoterapeuta non può naturalmente prescrivere farmaci, mentre può farlo il medico psicoterapeuta, coerentemente con il proprio mandato professionale. Esistono vari tipi di scuole che formano alla psicoterapia, ed ognuna fa riferimento ad un determinato quadro teorico/indirizzo (per es. cognitivo-comportamentale, sistemico, psicoanalitico...), anche se non di rado uno psicoterapeuta può utilizzare, in combinazione tra loro, tecniche che provengono da approcci diversi.

PSICOANALISTA

Lo psicoanalista è uno psicoterapeuta, formato presso una scuola i cui riferimenti teorici fanno capo, in questo caso, alla psicoanalisi di Freud o dei suoi successori. Dal pensiero freudiano sono infatti derivate diverse correnti che nel tempo si sono trasformate in approcci dotati della loro autonomia, come quello junghiano o quello adleriano innanzitutto. In parallelo allo specifico tipo di formazione, lo psicoanalista deve effettuare, per diventare tale, un'analisi personale che ha una durata variabile (generalmente di alcuni anni), con la finalità di dirimere eventuali conflitti irrisolti ed acquisire competenze più complete.

PSICHIATRA

Lo psichiatra è sempre un laureato in Medicina, che ha successivamente intrapreso la specializzazione in Psichiatria. Non è dunque, a meno che non abbia conseguito anche il relativo titolo, psicoterapeuta. Ciò che sostanzialmente differisce, rispetto all'operato di uno psicologo psicoterapeuta, è non soltanto la possibilità di curare attraverso la terapia farmacologica, ma l'utilizzo di un approccio in effetti più caratteristico della Medicina, centrato sulla diagnosi e sulla cura, focalizzato sul problema e non tanto su una visione d'insieme della persona.

Avviene spesso che psichiatra e psicologo psicoterapeuta lavorino contemporaneamente con uno stesso soggetto, integrando le rispettive competenze e fornendogli, in molti casi, un aiuto più adeguato e completo.

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