A
partire dal 1 gennaio 2020, secondo quanto dispone la Legge di Bilancio 2020
(art. 1, commi 679-680) chi usufruirà di prestazioni sanitarie erogate da professionisti privati NON convenzionati (come quelle
effettuate presso il mio Studio), per poter detrarre le relative spese ai fini
IRPEF (nella misura del 19%, come in precedenza) dovrà necessariamente pagare tali prestazioni con STRUMENTI TRACCIABILI, nello specifico: carte di credito/debito (anche
prepagate), bancomat, assegno bancario e circolare, bonifico (si
attende conferma dall'Agenzia dell'Entrate rispetto alla effettiva possibilità
di utilizzare altri strumenti di pagamento come PayPal, Satispay ecc.,
applicazioni che dovrebbero essere installate in questi casi sia sul
dispositivo del professionista che su quello di chi usufruisce della
prestazione sanitaria).
Chi
vorrà continuare ad utilizzare il contante potrà naturalmente farlo, ma non avrà in questo caso la possibilità di portare in detrazione la
spesa ai fini IRPEF; anche
in questa eventualità, comunque, il professionista provvederà come di consueto
alla trasmissione della fattura al Sistema Tessera Sanitaria, a meno che il
paziente non abbia esplicitamente richiesto di opporsi a tale trasmissione
contestualmente alla firma del consenso informato ai sensi del DM 31.7.2015 e
della normativa sulla Privacy ex art. 7, D.Lgs. n. 196/2003.
Queste disposizioni non riguardano le prestazioni sanitarie erogate da
strutture pubbliche o professionisti convenzionati, l'acquisto di farmaci e
dispositivi medici:
in tutti questi casi le spese sanitarie potranno continuare ad essere
detratte anche effettuando pagamenti con contante.
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