mercoledì 25 gennaio 2017

Esercitiamoci ad osservare senza giudicare

La maggior parte di noi, di solito, si fida del proprio giudizio sulle cose, sulle persone e sulle situazioni; molti di noi saranno probabilmente convinti di essere anche dei buoni osservatori, di avere un certo talento nell'inquadrare rapidamente un'esperienza. Alcuni penseranno addirittura di essere in grado di cogliere le più sottili sfumature di un'espressione, di un atteggiamento, i dettagli meno evidenti di un evento.

Il più delle volte, però, ci sbagliamo, in tutto o in parte. Tendiamo ad elaborare queste operazioni mentali in modo del tutto automatico, compiendo nell'immediato confronti e classificazioni con ciò che già conosciamo, ed attribuendo giudizi -non raramente categorici- a ciò che si presenta alla nostra attenzione. Spesso, nello stesso momento, il nostro cervello porta avanti in parallelo molteplici processi di questo genere, utilizzando una grande quantità di energia; questo ha purtroppo come conseguenza la diminuzione della nostra capacità di essere realmente presenti nella situazione che stiamo vivendo, e quindi di affrontare la stessa situazione nel modo più appropriato.

La buona notizia è che possiamo allenarci, in ogni momento della giornata,  a rendere più efficace la nostra capacità di osservare, di cogliere le cose nella loro interezza e di compiere poi scelte ed azioni adeguate. Forse a molti sembrerà scontato che si possa essere in grado di osservare senza giudicare, mentre si tratta di un'abilità che davvero non siamo più così abituati ad utilizzare. Proviamo dunque a vedere cosa succede con due esercizi:

Attenzione a distinguere correttamente le osservazioni dai giudizi
Proviamo ad indicare se le frasi seguenti possono rappresentare delle osservazioni (O) oppure dei giudizi (G):
(le risposte sono al fondo dell'articolo)

  1. La tua amica non mi trova affatto simpatica.
  2. Sono troppo magra.
  3. Il tuo cane è davvero aggressivo.
  4. Sabato ho incrociato Francesca e non mi ha salutato.
  5. Quando ho sentito quella moto avvicinarsi velocemente, il mio cuore ha iniziato a battere rapidamente.
  6. Giorgio pesa 85 chili.
  7. Sono stato un disastro nel presentare quel mio lavoro.



Attenzione alla nostra tendenza automatica a giudicare
Ora che ci siamo concentrati per un po' sul distinguere le osservazioni dai giudizi, proviamo a metterci davanti ad uno specchio e ad osservare con calma il nostro viso, prendendoci il tempo che ci occorre e sforzandoci di descriverlo nella maniera più oggettiva possibile. Ci accorgeremo che non è affatto semplice utilizzare delle definizioni prive di qualche forma di giudizio, positivo o negativo che sia: non lo è nemmeno quando osserviamo noi stessi, in effetti, anche se forse crediamo di conoscerci meglio di chiunque altro e di essere, in questo caso, assolutamente oggettivi.

Esploriamo ogni dettaglio non solo con la vista ma eventualmente anche con il tatto, come se fossimo dei viaggiatori che stanno visitando per la prima volta un territorio sconosciuto. Soffermiamoci su ogni particolare e poi di nuovo sull'insieme, proviamo a spostare più volte il nostro punto di vista per cogliere aspetti non subito evidenti, per fare attenzione a ciò che cambia. Annotiamo ciascuno dei giudizi che abbiamo formulato e proviamo a trasformarlo in una semplice descrizione, in un'osservazione: notiamo la differenza tra la forma iniziale della frase e quella finale. Possiamo compiere lo stesso tipo di esercizio, in realtà, ogni volta che ci accorgiamo di aver formulato un giudizio, e possiamo fare la stessa cosa con quelli che sentiamo come giudizi degli altri nei nostri confronti: soffermarci ad osservare le cose "così come sono" è un ottimo modo per coltivare la nostra consapevolezza e per interrompere quegli automatismi che molto spesso ci portano nella direzione sbagliata.

Risposte all'esercizio "attenzione a distinguere correttamente le osservazioni dai giudizi":
1-G; 2-G; 3-G; 4-O; 5-O; 6-O; 7-G

Bibliografia:
Ilios Kotson (2014) Quaderno d'esercizi di mindfulness, Milano, Vallardi



giovedì 5 gennaio 2017

"Cose da fare" e obiettivi da raggiungere: scegliamo bene per noi!




Un nuovo anno è cominciato e come sempre ci siamo ritrovati a fare i nostri bilanci, le nostre considerazioni su ciò che siamo riusciti ad ottenere nei mesi passati e su ciò che invece abbiamo perso, sulle situazioni e le abitudini che non siamo riusciti a cambiare, su tutto quello che ancora ci manca. Come ogni anno, a molti di noi, sarà venuta voglia di buttare giù una lista di "buoni propositi", ovvero di cose da fare; se ci facciamo caso, il più delle volte questi elenchi finiscono per essere pieni di cose che NON dovremmo più fare, o di vizi che dovremmo abbandonare, ad es.:
- smettere di fumare,
-perdere 10 kg,
-non essere più così disordinati,
ecc.

Già nel momento di scrivere una lista di questo genere sentiamo tutta la fatica che ci toccherà fare per mantenere fede ai nostri propositi, pensiamo alle rinunce a cui saremo costretti, e probabilmente ci diremo qualcosa del tipo "Sarà veramente dura, non so come farò, eppure DOVREI perché così come sono adesso non vado proprio per niente bene". Certamente questo non è il modo più incoraggiante di iniziare il nuovo anno, e difficilmente, prendendola così, potremo essere motivati ad impegnarci a lungo sulle cose che avremo deciso di fare. Facilmente tenderemo ad arrenderci alle prime difficoltà, poiché queste -che si presenteranno senz'altro ad un certo punto, com'è normale che sia- non faranno altro che confermare il nostro pensiero: "Visto? I miei buoni propositi sono troppo difficili da mettere in pratica, non ce la faccio a fare tutta questa fatica"... E così lasceremo perdere tutte le nostre buone intenzioni, ma non solo: daremo a noi stessi un giudizio negativo, ci colpevolizzeremo o comunque resteremo fermi al solito punto.

Proviamo invece a fare qualcosa di diverso; creiamo una lista di obiettivi da raggiungere, concentrandoci dunque non più sulle cattive abitudini, su ciò in cui siamo normalmente "carenti" o imperfetti, ma lasciando libera l'immaginazione e cercando di visualizzare proprio la persona che vorremmo diventare, le cose che faremmo... Se ci sentissimo bene, se fossimo già soddisfatti di noi stessi, se potessimo utilizzare tutto il nostro tempo per fare esattamente ciò che ci piace, per coltivare le nostre passioni e realizzare i nostri desideri. Ovviamente noi non avremo mai TUTTO il tempo a disposizione per queste cose, nella vita di tutti i giorni: ci sono il lavoro, la famiglia, le faccende burocratiche da sbrigare, le commissioni quotidiane... Ma troveremo certamente il modo di creare degli spazi per i nostri desideri. Potremmo davvero stupirci di quanto tempo, in realtà, in genere non utilizziamo e dunque sprechiamo: fissandoci degli obiettivi, anche piccoli, su cui impegnarci, punteggiando ogni giornata di momenti significativi, riempiremo questo tempo... "Alleggerendo" le ore che normalmente perdiamo, rendendole ben vissute, soddisfacenti per noi.

Naturalmente, ricordiamoci che i nostri obiettivi dovranno comunque essere realistici -quindi raggiungibili- e possibilmente anche misurabili: questo ci permetterà di cogliere via via i nostri progressi (anziché portarci a fare attenzione soprattutto a ciò di cui siamo "mancanti"), e ci accorgeremo di quanto le nostre possibilità possano essere molto più ampie di quanto immaginavamo. Cerchiamo di essere creativi, di puntare verso obiettivi piacevoli, di inserire nelle nostre giornate cose nuove, che magari avremmo sempre voluto sperimentare ma che non ci siamo mai concessi, ad es.:
-provare quel taglio di capelli che ci è sempre sembrato un po' azzardato,
-imparare una lingua straniera, anche se abbiamo "una certa età",
-visitare un luogo in cui abbiamo sempre desiderato recarci,
-provare una nuova attività sportiva, magari in gruppo,
ecc.


Cerchiamo di trasformare tutte quelle "cose da fare" di cui parlavamo all'inizio, importanti ma finora sempre viste come impegni faticosi, in punti d'arrivo; per riprendere quei primi tre esempi, potremmo allora avere:
-non più "smettere di fumare" ma:
diventare nuovamente dei non-fumatori che col passare del tempo respireranno sempre meglio, si godranno maggiormente odori e sapori, risparmieranno in termini economici e vedranno abbattersi i rischi per la propria salute, sentiranno aumentare la propria autostima ed il proprio benessere generale,
-non più "perdere 10 kg" ma:
imparare ad alimentarsi in modo corretto e a fare attività fisica in modo da raggiungere un peso corporeo ideale per le proprie caratteristiche, provando soddisfazione per i propri progressi e con una serie di vantaggi ulteriori (piacere nell'osservare la propria immagine, maggiore agilità, più energia, più possibilità di trovare abiti adatti ai propri gusti, miglioramento della salute...),
-non più "non essere più così disordinati" ma:
dedicarsi ad immaginare e poi realizzare un nuovo modo di organizzare la casa/il proprio metodo di studio/le proprie attività quotidiane, concentrandoci su ciò che ci interessa maggiormente, eliminando il superfluo e riservandoci dei tempi e degli spazi liberi, solo per noi.

Quali sono gli obiettivi che vorreste raggiungere? Che ne dite, proviamo?