Un esercizio per affrontare quella fastidiosa vocina nella tua testa
Quando ti predisponi alla pratica della meditazione, prova a portare la
tua attenzione sul tuo "critico interiore", quella voce che ti accompagna e sovente si fa
sentire mentre agisci nella tua vita quotidiana. Se ti va, dai a questa voce
anche un nome che la identifichi (per es. Brontolo).
- Chiediti: "Se qualcuno fosse effettivamente in piedi accanto a
me e commentasse ciò che faccio e dico proprio come fa il mio critico interiore,
come gestirei la cosa?" Probabilmente risponderesti con qualcosa del
tipo: "Grazie delle tue osservazioni, ma ho proprio
altro da fare adesso".
- Non farti "risucchiare" nel dibattito, ed ogni volta che noti
la presenza del critico interiore scegli di fare una pausa.
- Inspirando, riconosci la voce delle critiche e qualsiasi cosa implichi
in te o nel tuo stato emotivo. Riconosci quell'esperienza
senza cercare di bandirla o razionalizzarla. Permettiti di dirti: "Ecco come mi sento adesso: stanco,
insicuro e arrabbiato".
- Espirando, lascia andare. Invece di metterti a lottare con
l'auto-giudizio, guardalo per quello che è, e rivolgi la tua attenzione verso
una direzione più utile. Concentrati solo sulla
sensazione di respirare meglio che puoi, senza sforzarti o forzare nulla.
-
Augura
a te stesso ogni bene, come se fossi un tuo amico intimo che si trova in
difficoltà. Con ogni espirazione dai
forma ad un'immagine di libertà, sollievo e leggerezza, trasformandola in un'intenzione
per il momento presente e per il prossimo futuro.
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