Ricordi? Prima che qualcosa
si rompesse c'eri tu... Una bambina che stava bene
con tutti, un bambino che aveva sempre voglia di cercare i
compagni per giocare. C'eri tu che non sapevi cosa volesse dire sentirsi fuori
posto, che avevi fiducia e pensavi che tutti sono
uguali e hanno bisogno di un amico, proprio tutti allo stesso modo: quelli
allegri e quelli che se ne stanno sempre un po' da una parte, quelli che hanno
una famiglia felice e quelli che invece a casa
se la passano male, e preferirebbero stare altrove.
Per te nessuno era
sbagliato, e nemmeno tu ti sentivi così. Sapevi ascoltare, ma ti piaceva anche
scherzare e non ti facevi mai problemi ad avvicinare qualcuno... E a volte ti
trovavi meglio proprio con chi, dagli altri, era tenuto un po' a distanza.
...Poi i "grandi"
hanno iniziato a dirti che così non andava bene, che li stavi facendo
preoccupare; che non era questo che si aspettavano da te, e che certe amicizie
era meglio non averle. Che rischiavi di finire chissà come... Tu, a cui
dicevano sempre che il tuo bello era proprio che sapevi andare incontro a tutti
i tipi di persone, che non avevi filtri.
E in effetti, dato che ti
fidavi davvero di quello che gli altri dicevano, specialmente i tuoi genitori, hai iniziato a pensare che probabilmente era
così: eri sbagliata, eri sbagliato... Tu. Quello che facevi non andava bene:
qualcuno avrebbe potuto portarti sulla cattiva strada, o approfittarsi di te...
Eppure volevi solo stare con
gli altri. Volevi semplicemente essere ciò che eri, non
certamente metterti nei guai. Ma hai cominciato a startene un po' più per conto
tuo, per sicurezza... E ad aspettare che fosse sempre qualcun altro a cercare
te. E quando non succedeva ci restavi ancora più male, e ti dicevi che forse
davvero, allora, avevi qualcosa che non andava, che non eri come gli altri, che
solo pochissime persone potevano capire come ti sentivi. E quel pensiero te lo sei portato dietro, fino ad oggi. Come un
peso sulla schiena, che spesso ti rende triste.
Ma ricorda che eri tu quella
bambina, quel bambino che stava sempre bene con gli altri, che sapeva trovare
in ciascuno qualcosa di bello... Parlale, parlagli e diglielo, che non faceva
niente di sbagliato, e che forse a volte il problema è
che gli adulti si preoccupano troppo, e non sanno
più vedere certe cose. Non sanno più riconoscere l'amicizia, e hanno paura di
chi è un po' diverso.
Abbraccia quella bambina,
quel bambino... E digli che va bene così com'è, che può scegliere,
che può fidarsi, che può provare e magari anche
correre dei rischi, che può giocare ed essere come desidera... Che può farlo
anche oggi, come faceva allora, e non c'è proprio niente di sbagliato in
questo.
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